Ricorre oggi la Giornata internazionale contro i test nucleari, approvata dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 2009, con l’obiettivo di promuovere il principio che “ogni sforzo dovrebbe essere fatto per porre fine ai test nucleari e sventarne così gli effetti devastanti sulle vite della gente”. Fin dall’inizio del suo Pontificato, Francesco si è espresso con forza per il bando delle armi nucleari.
Il 25 settembre 2015, intervenendo alle Nazioni Unite di New York, il Pontefice condanna la “proliferazione delle armi, specialmente quelle di distruzione di massa”. “Occorre impegnarsi per un mondo senza armi nucleari – avverte all’Assemblea Generale del Palazzo di Vetro – applicando pienamente il Trattato di non proliferazione, nella lettera e nello spirito, verso una totale proibizione di questi strumenti”.
Contro le armi nucleari si esprime nei suoi Messaggi per la Giornata Mondiale per la Pace. Nel documento pubblicato per la Giornata del primo gennaio 2017 e dedicato alla nonviolenza, Francesco rivolge alla comunità internazionale “un appello in favore del disarmo, nonché della proibizione e dell’abolizione delle armi nucleari: la deterrenza nucleare e la minaccia della distruzione reciproca assicurata non possono fondare questo tipo di etica”.
Nel marzo di quest’anno poi, Francesco incoraggia con un messaggio i partecipanti alla Conferenza Onu per l’approvazione di un Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Il Papa rbadisce l’urgenza di impegnarsi per un mondo senza armi nucleari. “Dobbiamo anche chiederci – scrive Francesco – quanto sia sostenibile un equilibrio basato sulla paura, quando esso tende di fatto ad aumentare la paura e a minare le relazioni di fiducia tra i popoli”. “L’obiettivo finale dell’eliminazione totale delle armi nucleari – conclude – diventa sia una sfida sia un imperativo morale e umanitario”.
Radio Vaticana
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